come funziona DMARC

Come funziona dmarc con Google Mail ed Office 365 nel 2020.

Abbiamo provato come l’autenticazione delle email influisce sulla loro consegna
presso Google Mail e Office 365, i provider di email aziendali più diffusi.

I risultati possono essere divisi in due gruppi:

  1. consegna email
    (in che modo spf, dkim e dmarc influenzano la consegna dei messaggi inviati)
    Google mail: le email vengono sempre accettate, l’autenticazione sembra non essere considerata
    Office 365: è generalmente reattivo a spf e dkim. L’unico modo per ottenere risultati costanti, con la consegna nella posta in arrivo, è utilizzare anche dmarc
     

  2. protezione da spoofing
    (in che modo spf, dkim e dmarc proteggono l’indirizzo email del mittente dallo spoofing*)
    * = far sembrare che il messaggio provenga da un mittente diverso da quello effettivo
    Google mail: combinando dmarc e spf (con gli attributi fail o softfail), i mittenti falsificati vengono filtrati nella cartella Spam o respinti (a seconda delle impostazioni di dmarc)
    Office 365: spf (con gli attributi fail o softfail) è sufficiente per filtrare i mittenti falsificati nella cartella Posta indesiderata

 
Sono riassunti come segue:

consegna email protezione da spoofing
Google Mail sempre accettato, l’autenticazione non viene considerata dmarc + spf (fail oppure softfail)
Office 365 dmarc + spf pass oppure dmarc + dkim pass spf (fail oppure softfail)

 
Di seguito è disponibile l’intera gamma di test effettuati.

Google Mail Office 365
spf Pass - dkim none inbox inbox
spf Fail - dkim none inbox junk
spf SoftFail - dkim none inbox junk
spf Neutral - dkim none inbox inbox
spf none - dkim none inbox junk
spf Pass - dkim pass inbox junk*
spf Fail - dkim pass inbox junk
spf SoftFail - dkim pass inbox junk*
spf Neutral - dkim pass inbox junk*
spf none - dkim pass inbox junk*
spf Pass - dkim invalid inbox junk
spf Fail - dkim invalid inbox junk
spf SoftFail - dkim invalid inbox junk
spf Neutral - dkim invalid inbox junk
spf none - dkim invalid inbox junk
spf Pass - dkim invalid - dmarc reject inbox inbox
spf Fail - dkim invalid - dmarc reject dsn=5.0.0, stat=Service unavailable junk
spf SoftFail - dkim invalid - dmarc reject dsn=5.0.0, stat=Service unavailable junk
spf Neutral - dkim invalid - dmarc reject inbox inbox
spf none - dkim invalid - dmarc reject dsn=5.0.0, stat=Service unavailable junk
spf Pass - dkim pass - dmarc reject inbox inbox
spf Fail - dkim pass - dmarc reject inbox inbox
spf SoftFail - dkim pass - dmarc reject inbox inbox
spf Neutral - dkim pass - dmarc reject inbox inbox
spf none - dkim pass - dmarc reject inbox inbox
spf Pass - dkim diff - dmarc reject inbox inbox
spf Fail - dkim diff - dmarc reject dsn=5.0.0, stat=Service unavailable junk
spf SoftFail - dkim diff - dmarc reject dsn=5.0.0, stat=Service unavailable junk
spf Neutral - dkim diff - dmarc reject inbox inbox
spf none - dkim diff - dmarc reject dsn=5.0.0, stat=Service unavailable junk

Note:

  • l’indirizzo “from” (mittente visibile) e l’ “envelope from” (return-path) provengono dallo stesso dominio
  • “dkim pass”: il dominio nella firma dkim è lo stesso di quello dell’indirizzo “from”
  • “dkim diff”: il dominio nella firma dkim è diverso rispetto a quello dell’indirizzo “from”
  • gli asterischi nel secondo gruppo indicano che i risultati non sono stati coerenti nel tempo